Condoni edilizi, fiscali e ora vengono anche premiati coloro che non hanno rispettato le quote latte. Il 5 Febbraio scorso il governo ha presentato un nuovo decreto legge. L’ennesimo. Questa volta, al centro dell’attenzione governativa non si è posta la sicurezza con le sue ronde di “bravi” cittadini o la “salvaguardia” estrema di una vita umana, no, ora si ritorna a parlare di quote latte. E a rimetterci – come sempre– sono proprio i produttori onesti che hanno rispettato e seguito la legge.
Nuove quote giungeranno da Bruxelles e il nostro Paese ha il compito di ripartirle nel modo migliore: invece di prediligere chi le leggi le ha rispettate, oggi si vogliono dare nuove possibilità a chi le quote di produzione le ha sempre, continuamente e volontariamente sorpassate.Oltre il danno anche la beffa. I produttori di latte che hanno fatto, con ingenti sforzi, continui investimenti per restare dentro i parametri, si vedono ora togliere la possibilità di avere delle agevolazioni.
Ricominceremo a vedere strade e piazze in un fiume di latte occupate da questi produttori?
Giustamente, i rappresentanti del mondo agricolo si sono rivolti alle istituzioni a loro più vicine. Per questo, g giovedì pomeriggio si è riunita la commissione agricoltura in Provincia dove si è discusso di questa problematica vicenda, ascoltando varie associazioni tra cui Coldiretti, Confagricoltura, l’Associazione Regionale Produttori di Latte e la Confederazione Italiana Allevatori, erano presenti anche rappresentanti del Cobas che però non sono intervenuti. Le posizioni di malessere raccolte durante la commissione sono state doverosamente accolte e ho dato il mio impegno a discutere questo spinoso problema al più presto in sede consigliare.
Ma come possiamo aiutare questi onesti produttori di latte se il governo passa ancora una volta un colpo di spugna sulle questioni istituzionali? Già, si predica bene e si razzola male: si inneggia al decentramento, al Federalismo come unica possibilità di migliorare la situazione in Italia e poi si nomina un commissario nazionale che si occupi della distribuzione delle quote latte. Vergognosa e gravissima ingerenza, con cui Regione e Provincia sono state espropriate delle loro competenze, per fare in modo che non si frappongano ostacoli alla volontà del governo e del ministro Zaia di portare a compimento l’impiego di tutelare e salvaguardare i grandi produttori che hanno violato le regole.
dal blog di sergio vallero
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